In Costa Azzurra c'era il playboy. Elegante, abbronzato, con macchina sportiva. A Roma il latin lover. Intrigante, nottaiolo, ombroso. In Romagna c'era il vitellone. Simpatico, generoso, ignorante. Anzi gnorante con la GN maiuscola. I suoi locali che frequentava erano i dancing e le sue conquiste principali le "forestiere" o le turiste italiane. Però di fuori. Dietro una scorza ruvida come la carta vetrata del 14, nel vitellone si celava un cuore grande, un cuore animale. Che difatti il vitellone si innamorava di tutte le donne. Tutte. Poi magari non si ricordava neanche il suo nome di lei. Immaginiamo poi quando arrivavano quei nebbioni di novembre che si confondevano con i fumanoni delle sigarette del bar. 'Questa estate sono andato con una... ! Mora. Una roba esagerata. Era di... mi sembra vicino a Milano. Bella. Si chiamava... O forse di Torino. Una animala da letto. Comunque del Nord Italia. Mi sa che era bionda. Non mi ricordo bene. Ma che maiala... Barista, dammi un Montenegro'. Fanno la tutela dei vini, dei formaggi e dei prodotti tipici. Forse bisognerebbe fare anche la certificazione del protocollo del Vitellone Romagnolo DOC." (Paolo Cevoli)