Come ebbe a scrivere lo stesso Wagner, furono proprio le sinfonie di Beethoven a determinare in lui la vocazione per la musica. E infatti Wagner restò sempre fedele al grande compositore, al quale dedicò - oltre a diversi scritti di approfondimento teorico - il suo giovanile racconto "Una visita a Beethoven". Protagonista è il grande compositore, assediato da frotte di curiosi desiderosi di incontrarlo. Wagner immagina il pellegrinaggio verso la dimora del Maestro di un giovane musicista, tormentato dall'incontro ripetuto con uno di questi "curiosi", un aristocratico inglese appassionato di musica, che pare incarnare la sciocca superficialità di un pubblico che, dopo non aver saputo riconoscere il genio di Beethoven, continuava ora a travisarlo.