«La differenza sta nel cuore di chi ascolta. Se dimenticasse che vive alla fine del mondo, l'uccello canterebbe come cantava nel palazzo del tempo passato» questi versi di Po Chu, scelti dall'autrice a epigrafe di uno dei capitoli più belli del libro, esprimono con limpida chiarezza il dono più genuino della scrittura di Freya Stark, che della memoria di una vita intensissima di viaggi e di esperienze serba amore per la vita e per la gioia con cui essa ama sorprendere chi ne coglie il fluire; di qui la forza che sprigiona da queste pagine, forza retta da un'unica certezza «è l'incognita della vita ciò di cui si deve essere certi». In questa ultima opera di Freya Stark incontriamo il suo più intimo, profondo essere che dona, a chi lo riceve, completezza, armonia e tanta gioia nella vita. Come in un sentiero inesplorato lei percorre con sicurezza i suoi passi, ben consapevole della caducità della vita ma anche molto certa di ciò che può donare a ciascuno di noi.