Il rapporto diceva: "Dai dati in nostro possesso possiamo rilevare che il pregiudicato Gazpropane Marc Donatien, residente in rue du Fromage Blanc al n° 16, risulta essere deceduto per effetto di una tossina venefica, somministratagli allo scopo di provocarne un collasso cardiocircolatorio. (vedi in allegato referto autoptico del dott. S. Kitemmùrt)". Molti particolari inquietanti, troppi per il sensibilissimo fiuto degli ispettori Aulin e Veramon. Cosa si nasconde dietro la morte di un insignificante bullo di quartiere? L'inchiesta procede tra personaggi ambigui, belle donne e piccoli malavitosi, ma solo ricostruendo la vita e il passato dei vari protagonisti si potrà dare un senso logico ai delitti commessi. L'ipettore Aulin procede, come al solito, senza un apparente metodo psicologico, anzi, come usa dire egli stesso "Io non penso mai", fino al colpo di scena finale. In un noir spassoso ed esilarante, gli ispettori sapranno conquistare i lettori con un susseguirsi di battute ironiche, divertenti, a volte irrispettose, sullo sfondo di una Parigi immaginaria, dove anche i nomi dei luoghi e dei personaggi formano arguti giochi di parole.