Il libro, nell'etica della formazione work in progress, rappresenta l'annodamento dove la psicoanalista articola il proprio discorso attraverso quattro decenni d'esperienza nel transfert freudiano-lacaniano, sia della propria analisi sia nella conduzione della cura dei sintomi di casi clinici di nevrosi isterica, nevrosi ossessiva, psicosi e perversione. Qual è la differenza clinica tra una diagnosi di borderline e una di nevrosi o psicosi nelle tre discipline suggerite dal titolo e fondamentali per la cura della salute mentale dell'individuo? È con questa domanda, nella pratica orientata dall'insegnamento di Jacques Lacan, che l'autrice si rivolge a chi conduce, dopo la diagnosi, una cura all'interno delle istituzioni sanitarie (OMS) e dei Centri di Salute Mentale, ma anche ai laureandi in medicina, in psicoterapia e in psichiatria nonché agli insegnanti di sostegno, alle équipe psicopedagogiche delle ASL degli istituti scolastici e delle istituzioni carcerarie. L'analista propone una formazione clinica del soggetto dei sintomi, degli affetti, e una pratica della cura sotto transfert nell'etica della parola per parola e dell'uno per uno.