La security partnership tra Stati Uniti ed Arabia Saudita prese forma dopo la seconda guerra mondiale, si sviluppò negli anni Cinquanta e Sessanta e raggiunse una piena definizione nel corso degli anni Settanta, quando il regime saudita divenne, insieme all'Iran, uno dei due 'pilastri' della politica di 'sicurezza per delega' degli Stati Uniti nel Golfo Persico. Dal punto di vista saudita, il rapporto con Washington rappresentava la garanzia fondamentale per la sicurezza esterna ed interna del regime. Dal punto di vista americano, la protezione dell'Arabia Saudita appariva funzionale al conseguimento di fondamentali obiettivi strategici degli Stati Uniti in Medio Oriente: oil e containment. Il circuito 'armi-petrolio' ha sempre rappresentato il motore fondamentale della relazione bilaterale. Ma si trattava di un rapporto con evidenti contraddizioni interne che ne pregiudicarono a cadenza regolare il percorso, rendendolo spesso meno lineare di quanto la coincidenza di interessi strategici ed economici avrebbe lasciato presupporre.