"Una peccatrice" inaugura il ciclo dei "romanzi mondani", con una vicenda sentimentale di ambientazione borghese. Il venticinquenne Pietro Brusio, aspirante scrittore-commediografo, lascia il proprio paese alla ricerca della realizzazione artistica. Una sera, mentre passeggia con un amico nella Villa di Catania, intravede la contessa Di Prato: è solo un attimo, ma gli basta per innamorarsene follemente. Dà così inizio a un pedinamento maniacale. Ma Narcisa è sposata ed è sempre a braccetto dell'adorante marito. Lei, pur essendosi accorta degli sguardi di Pietro, lo ignora, lasciandolo nello sconforto. Ma il tormento d'amore gli accende l'ispirazione, e il giovane mette a punto un'opera teatrale che gli procura successo e fama. La pièce si tiene a Napoli, ed è proprio la città di Partenope a fare da quinta all'incontro di Narcisa con il giovane commediografo. Mentre le note di un valzer si dissolvono, la contessa cerca con lo sguardo Pietro: la scintilla brilla già nell'aria, infuocata, e non li risparmia. L'amore fra i due si consuma passionale. Ma ogni scintilla è destinata a spegnersi, e il medesimo destino tocca all'ardore di Pietro. Narcisa non può tollerare il suo allontanamento e decide di morire. In sottofondo suona un valzer, mentre lei prende una dose letale d'oppio.