La nascita e la socializzazione dei figli dei migranti producono uno sviluppo delle interazioni, degli scambi, dei conflitti tra popolazioni immigrate e società ospitante: rappresentano un punto di svolta dei rapporti interetnici e obbligano a prendere coscienza di una trasformazione irreversibile nella geografia umana e sociale dei paesi in cui avvengono. Per le popolazioni immigrate, la nuova generazione rappresenta un momento decisivo per la presa di coscienza del proprio status di minoranze ormai insediate in un contesto diverso da quello della società d'origine. Con la nascita e la crescita dei figli in contesti stranieri, sorgono esigenze di individuazione, rielaborazione e trasmissione del patrimonio culturale, nonché dei modelli di educazione familiare. Nasce, o si acuisce, il problema dell'identità culturale e del suo passaggio da una generazione all'altra e si pongono domande cruciali: chi siamo noi? In che cosa siamo diversi dalla società in cui ci troviamo a vivere? Che cosa abbiamo in comune con i connazionali rimasti in patria? Il volume raccoglie gli atti dell'VIII Convegno dei Centri Interculturali e presenta testimonianze, racconti e voci che mostrano la pluralità delle elaborazioni e delle risposte che enti, associazioni, ricercatori e cittadini stranieri hanno formulato per disegnare una società possibile e un mondo condiviso.