"Una didattica per i DSA" è un libro dedicato a tutti quei docenti che sperimentano quotidianamente la complessità delle nostre classi, dove sono tanti e molto diversi tra loro bambini e ragazzi che si trovano in difficoltà. Secondo i dati più recenti, vi sono più di 300.000 alunni con DSA nella scuola italiana, quindi, in media, uno in ogni classe. Il filo conduttore del libro è che non può esservi un metodo di insegnamento valido di per sé, senza che sia filtrato dalla capacità dell'insegnante di adattarlo alla propria classe e, più precisamente, alla personalità, alle caratteristiche individuali, alle abilità, ai punti di forza di ciascuna alunna e di ciascun alunno; in altre parole, non può esservi un metodo di insegnamento valido se non vi è la possibilità di personalizzarlo. Tale adattamento deve fondarsi su un'antropologia pedagogica, ossia sulla conoscenza dell'essere umano dal punto di vista precipuamente educativo, considerando le facoltà particolari e lo sviluppo complessivo di tutta la persona. Soltanto la chiara percezione e la consapevolezza, da parte dell'insegnante, dei punti di forza del discente consente di costruire in modo duraturo un percorso di apprendimento che accresca le facoltà individuali. Così le riflessioni pedagogiche, presentate nella prima parte, divengono proposte operative per la prassi di insegnamento, con spunti per la progettazione educativo-didattica per la scuola dell'infanzia, la primaria e la secondaria.