16/07/2008
Di renzo.riboldazzi
5 stelle su 5
ABSTRACT
Cesare Chiodi è il filo conduttore di questo libro. Gli anni della formazione al Politecnico, quelli del primo dopoguerra, così come l’esperienza politico amministrativa al Comune di Milano a ridosso del regime fascista coincidono con un periodo caratterizzato da grandi trasformazioni urbane e territoriali, oltre che politiche, sociali e culturali. Un contesto nel quale la lenta maturazione di una coscienza urbanistica collettiva si intreccia con le vicende dell’ingegnere liberale vissuto nel capoluogo lombardo tra il 1885 e il 1969.
Il concorso per il nuovo piano regolatore di Milano del 1926-27 è il momento cruciale di questa storia e il progetto di una città policentrica, che Chiodi redige con Giuseppe Merlo e Giovanni Brazzola, esprime una visione della società, dello spazio urbano e del territorio che, per assonanze e dissonanze, può essere utile a una riflessione sulle questioni del presente e più in generale sul senso dell’urbanistica nella società contemporanea.
IMMAGINE COPERTINA http://www.polipresseditore.polimi.it/e/catalogo.html&MODE=RECORD&TYPE=NEW&ID=33