La partitura musicale, l'intreccio narrativo e l'esecuzione sono aspetti dell'opera lirica la cui unione sincretica dà voce e fisicità non solo alla vicenda ma a quello che il filosofo della musica Vladimir Jankélévitch ha definito come l'"ineffabile", "il dire" della musica. Ma l'interpretazione di un'opera è libera, o i "fatti" vincono sull'interpretazione? E non è nella "possibilità interpretativa" che la musica si carica di una forza rivelatrice tale da rendere l'ordinario una rivelazione? In questo lavoro di ricerca, l'Autrice sottolinea come anche le regie operistiche siano influenzate dai paradigmi della cultura di genere, e propone un'analisi sul "caso" della Carmen di G. Bizet con la regia di Calixto Bieito, nell'allestimento del 2016 al Teatro Massimo di Palermo, che tanto fece scalpore nel mondo della critica musicale. Non un'analisi musicale-formale né una descrizione pedissequa di quanto avviene in scena. Piuttosto una analisi della performance nel complesso universo della musica e del suo "senso".