Nella poesia di Emily Dickinson viene sottolinato l'uso delle metafore alimentari. La parola "crumb", briciola, ad esempio, termine eminentemente dickinsoniano, ripetuta in contesti diversi, non è forse l'ironica traslazione dell'ostia, del piccolo frammento di pane che nutre per sempre? A Amherst, cittadina del Massachusetts, nell'economia e secondo l'etica puritana di una famiglia benestante come erano i Dickinson, era previsto che le donne della casa provvedessero a fare il pane, a cucinare, a riordinare, a cucire i vestiti. Lei detesta cucire e fare le pulizie ma si dedica con gioia e meraviglia all'orto e certo non sdegna l'ampia cucina soleggiata di Main Street. Nei versi della più grande poetessa americana la più acuta sensibilità non si discosta dal sensuale e sensitivo gusto per il cibo, parabola quasi ossessiva di più alto nutrimento.