Presentato dal Washington Times come "il miglior scrittore di scienza sulle due sponde dell'Atlantico", Paul Davies conferma con questo libro la sua fama di imbattibile divulgatore scientifico. Fin dalle prime pagine il lettore dimentica le vesti accademiche del professore universitario e si lascia catturare dal vivace racconto delle sfide, vecchie e nuove, della scienza. Davies traduce i concetti più complicati in un linguaggio semplice e focalizza l'attenzione sui grandi temi della cosmologia e dell'astronomia: la possibilità, aperta dalla fisica moderna, della coesistenza di più "universi", il viaggio nel tempo, i buchi neri, la gravità quantistica, il rapporto tra scienza e religione. La tensione didattica e la grande vocazione comunicativa sono le due anime di quest'opera, che ha tutti i crismi del lavoro scientifico e il ritmo appassionante della narrativa. Chi legge Davies può imparare divertendosi e scoprire attraverso la scienza che la nostra esistenza ha un senso.