Simone Ceccarelli ci conduce all'osservazione critica dell'esistenza attraverso un evento surreale, com'è nel suo stile: questa volta si tratta di un sogno complicato nel quale compaiono personaggi dalla forte connotazione autobiografica che interagiscono con il lettore interpellandone la coscienza e mettendo a nudo le comuni apprensioni, ma anche le fobie e gli istinti in una continua ricerca di senso. Non sfugge all'indagine dell'autore il rapporto con le cronache della complicata realtà dei nostri tempi, dove trova spazio anche la pandemia, esito ultimo di un progresso insensato e volgare, privo di cultura e volto solo al consumismo e all'acquisizione di potere, peraltro effimero. L'occasione di una nuova vita che si affaccia sul mondo spinge tuttavia Simone Ceccarelli a intravedere nella crisi l'opportunità e i segni di un possibile recupero dei valori che con acume definisce "restaurazione psichica", una rinascita interiore che viene incoraggiata dalla soave musica che accompagna il risveglio.