Nino ovvero Antonio, studioso, pensatore, linguista, critico, politico e giornalista la cui voce è stata fondante nell'Italia della prima metà del novecento, riceve la visita di Giovanni chiamato Gianni, il quale è ancora un ragazzo, quasi diplomato maestro di scuola, ma nella seconda metà dello stesso secolo diventerà giornalista a sua volta e poi scrittore, poeta e pedagogista. Nino e Gianni vivono il loro incontro immaginario in un giorno e una data precisi di poco meno di un secolo fa, la fine della vita per l'uno, l'inizio dell'età adulta per l'altro. Ma ciò che accade qui e ora viene da prima e arriva fino a noi che leggiamo e ascoltiamo questo dialogo in cui entrano il delirio d'amore e la speculazione filosofica, l'autobiografia e la Storia, le fiabe e i trattati, la cosiddetta letteratura alta e le cosiddette filastrocche per bambini, le leggi scritte e quelle iscritte nel cuore umano. Mancini ha composto una pièce di viscerale semplicità, affettuosa e lucida verso due personaggi ispirati alla vita e all'opera di persone realmente esistite che molti riconosceranno subito, altri magari conosceranno proprio grazie a questo testo. Età di lettura: da 10 anni.