La Resistenza italiana al nazifascismo ha ancora eroi da conoscere, da ascoltare. Emilio Bacio Capuzzo è uno di questi. Questo libro ricostruisce la sua storia e quella del ventennio più buio della storia italiana contemporanea. Emilio era arrivato nel milanese da dodicenne, con la famiglia, per lavorare. Dal Veneto della miseria nera, le grandi acciaierie del nord erano la chance per una vita più dignitosa. Emilio si trova catapultato alla Breda, dove si producono i mezzi per la guerra fascista, e poi ancora armi, sotto l'occupazione nazista. Senza grandi ragionamenti politici, senza far parte di partiti o organizzazioni, Emilio capisce che quello è un lavoro sporco, al servizio della guerra e di una nuova miseria che arricchisce solo i signori dell'orrore, della barbarie razzista. Protagonista degli scioperi del '43 e del '44 nelle grandi fabbriche del nord Milano, Emilio si unisce ai gruppi partigiani e conosce la deportazione nel lager di Bolzano. A corredare la sua storia, l'intervento di tanti protagonisti e intellettuali che non smettono di ricordarci quel che è stato. Completano infatti il libro le testimonianze e le riflessioni, tra gli altri, di Moni Ovadia, Renato Sarti, Bebo Storti, Dario Venegoni, Giuseppe Valota, Antonio Pizzzinato. Un prezioso libro di storia e di memoria che ha il pregio di raccontare con le parole semplici di tutti i giorni le azioni di un eroe della libertà.