Questo libro nasce dall'incontro di giovani donne e giovani uomini di età e provenienze e con esperienze di vita a dir poco disparate che hanno partecipato a Treviso al laboratorio di scrittura interculturale "Con le parole cambiamo il mondo". Avere diciassette o trent'anni, essere nati e cresciuti in Africa o in Italia, avere origini moldave o colombiane, amare o meno il sushi non sono stati motivi di separazione bensì cemento per la costruzione di una narrazione collettiva. È così che una paffuta Alice ha potuto muoversi con perfetto agio nella città senegalese di Kenieba Djidjan e fare amicizia con lo schiavo Coulibaly, che Hamed ha teso una mano a un inedito Cappuccetto Rosso in una Mestre iper-contemporanea, che la strega ha venduto qualcosa di strano al contadino mentre i grandi della terra sfoggiavano i loro sorrisi migliori in favore della stampa...