Torna alla luce su queste pagine un momento quasi dimenticato della storia sociale e culturale delle donne italiane. Le voci delle bambine, ragazze e giovani donne che, nel secondo dopoguerra, hanno preso parte ai gruppi filodrammatici femminili, ci restituiscono un'esperienza teatrale e di vita che le avrebbe viste crescere personalmente e professionalmente. Le recite coinvolgevano l'intera comunità, riunita per commuoversi o ridere in un'epoca in cui la televisione non era ancora diffusa. I ruoli interpretati dalle attrici filodrammatiche erano quelli della vita quotidiana, come figlie, sorelle, amiche, studentesse, operaie, oppure quelli più esotici di zingare, martiri, granduchesse e marchesine. Ma erano sempre loro, le ragazze, a essere le protagoniste sulla scena. Le testimonianze delle ex-attrici raccolte in questo volume ci narrano dei primi passi sul palcoscenico dell'oratorio o della scuola, e ricordano con nostalgia le uscite serali per le prove, i costumi cuciti dalle madri o presi in prestito, le risate, le amicizie, e l'esperienza di essere state protagoniste sulle scene filodrammatiche proprio mentre le donne italiane imparavano a essere protagoniste nella società.