Il saggio storico di Vittorio A. Sironi ricostruisce la vita e le vicende professionali di Luigi Ripa, che per più di trent'anni ha esercitato la sua professione sanitaria in Brianza. Solerte medico condotto nella cura dei malati durante l'epidemia di colera a Tregolo (ora Costa Masnaga), la sua azione fornisce ancora oggi spunti di attualità nell'affrontare la pandemia presente. Attento ufficiale sanitario per la difesa della salute degli operai e abile riformatore della sanità municipale a Seregno, dinamico propugnatore della solidarietà umana per i feriti sui campi di battaglia, realizzando a Monza una delle prime strutture della Croce Rossa in Italia, il suo impegno organizzativo testimonia la persistente rilevanza istituzionale per una sanità efficiente. La sua idea di medicina sociale si concretizza nelle due vocazioni del mestiere di medico: cura degli ammalati e salvaguardia dei sani, l'una; necessità di incidere sulla società per rimuovere le cause esterne della malattia, l'altra. Questa "socialità medica" si trasforma in medicina politica con due modalità di realizzazione: individuale, attraverso la solidarietà umana verso il malato; collettiva, mediante l'attuazione di un impegno civile in favore della comunità. Un insegnamento ancora moderno e attuale. Prefazione di Giovanni Santambrogio. Presentazione di Giorgio Cosmacini.