«Scrivere è il modo che utilizziamo noi esseri umani per dire quello che non è possibile dire, per comunicare l'incomunicabile, per alleggerire il peso che spesso portiamo nell'animo, quello dato dalle parole che ci bruciano in gola, che ci infiammano lo stomaco e che, spesso, tratteniamo dentro, evitando che possano (s)correre via (anzi, scappare) per la consapevolezza dell'impatto che potrebbero avere su chi andasse ad ascoltarle. Sergio Russo sembra, con questa sua opera, fare proprio questo: mettere su carta tutte le parole che non ha mai detto, o forse sì, non lo potremo mai sapere, l'impressione tuttavia propende verso la prima ipotesi, poiché alcune sfumature di senso ci fanno pensare che abbia preferito conservarle, in questa intima forma per sé, e decidere invece di renderle poesia affinché possano essere ascoltate non da una persona in particolare, ma da chi abbia la volontà di ascoltarle.»