«L'umana innocenza che ogni uomo conserva anche nell'età adulta fuoriesce dalle parole come balsamo che lenisce ogni ferita. Tale dote è piuttosto rara in chi scrive, poiché rimanere davvero un po' Peter Pan non è semplice, la vita ci presenta il conto con molto dolore, spesso le strade che percorriamo sono tortuose, ci forgiano e ci rendono duri, tesi a stare sulla difensiva. La cosa bella del Nostro Autore è questo riuscire a conservare lo sguardo di un bambino di fronte agli accadimenti. Inoltre, la fulminea rapidità espressiva fa da collante a questa modalità di scrittura. In alcune liriche pare di sentire delle chitarre gitane suonare in sottofondo, i testi acquistano e sprigionano musicalità incisive, bellissime...» (Dalla prefazione di Silvia Denti)