"Al di là dello stile e perfino dei contenuti, ciò che irresistibilmente emerge da queste pagine scritte più col cuore che con la mano o con la mente frutto, cioè, più di un irrefrenabile afflato sentimentale che di un'intellettuale necessità di fare arte e tecnica della scrittura, o tanto meno di produrre un saggio sull'infanzia negata - è la materna afflizione nell'assistere, nella quasi totale impotenza, a tutti i maltrattamenti che i bambini subiscono nel mondo, congiunta, però, alla religiosa speranza (se non alla certezza nella fede) che la storia potrà, ancora una volta, come in passato, subire il prodigioso e propizio intervento di Dio, sempre con la collaborazione che Egli esige da parte dell'uomo, sotto la splendida egida del Vicario di Cristo: è la parte peggiore dell'umanità che produce ogni scempio nella perfezione della Creazione, spinta ai suoi nefasti progetti dal male, al quale tutte le donne e tutti gli uomini di buona volontà dovrebbero saper opporre con risolutezza il bene che abita in loro e che finirà col prevalere".