Sarebbe già complicato così, barcamenarsi con una sola coscienza, spesso rasentando lo squilibrio, ma proporsi di gestirne addirittura due, la propria e quella della persona con cui ci s'appariglia, è un'impresa ai limiti della temerarietà, opera destinata a essere greve e buffa, un acciabattamento sull'orlo dello scivolone. Sono queste prodezze incongrue allo stupidimento (frainteso per finezza d'intelletto singolare), all'indolenza morale, all'impenitente egocentrismo oltreché alla fiacchezza di membra. Ai consorti Nunzio Coppolone e Gilberta Arbizzola spetta e tocca l'azzardo di far combaciare le proprie tessere; tentativi tanto imperfetti quanto necessari, una sfida alla quale non si è mai del tutto attrezzati. Ecco le biografie che attraversano la Storia e la Storia che diviene poca cosa o cosa da poco di fronte all'epos dell'uomo. Col suo secondo romanzo Riccardo Fiore riconferma una prosa complessa e articolata, infarcita di ironia pungente e sottile comicità, offrendo al lettore un connubio perfetto tra stile, narrazione e sovrasignificazione simbolizzata.