Nella saga di Ngungunhane, ultimo imperatore del regno di Gaza, l'autore fa rivivere un ampio frammento della storia mozambicana del XIX secolo attraverso la molteplicità delle voci (mozambicane e portoghesi) e delle figure di volta in volta protagoniste: i potenti e gli umili, i narratori dei villaggi e le donne del popolo, i guerrieri fedeli e le eroine ribelli. Il nome stesso che dà titolo al libro - Ualalapi - è quello di un guerriero che per obbedienza apre la via al potere del suo capo, uccidendone il fratello: un personaggio minore a cui il caso ha dato un ruolo che lo sovrasta.