Artista controverso e geniale, dotato di una profonda voce baritonale e un gusto per la provocazione mai fine a se stesso, Petrus Thomas Ratajczyk in arte Peter Steele ha infiammato, nel corso di una carriera durata quasi trent'anni, il cuore di milioni di appassionati di musica. Armato del suo basso, caratterizzato da un suono inconfondibile, e da una penna capace di essere insieme tagliente e poetica, Steele cominciò a fare sul serio con le visioni dei Fallout, al conine tra metal e new wave, prima di darsi agli urti termonucleari e alle devastanti scariche crossover dei Carnivore. Alla fine degli anni Ottanta, dopo avere tentato il suicidio, gettò le basi dei Type O Negative, alfieri del gothic-doom che si presentarono al mondo con il capolavoro assoluto slow, deep and hard, uno dei dischi più malefici, disturbanti ed enigmatici di sempre, oltre che una potentissima dimostrazione della forza sublimatrice e rigeneratrice dell'arte. Nel corso degli anni Novanta, con album di grande successo quali bloody kisses e october rust, i Type O Negative divennero uno dei fari della scena metal, prima di imboccare una lenta ma affascinante fase discendente, conclusasi nel 2010 con l'improvvisa morte del loro leader e unico compositore. Nell'anno in cui Steele avrebbe compiuto sessant'anni, questo libro ne ricostruisce la vita e soprattutto l'avventura spirituale, concentrandosi sulla sua musica e dedicando un'analisi approfondita anche a tutti i suoi testi, fino a oggi colpevolmente sottovalutati, eppure capaci di innescare un dibattito sui grandi temi filosofici della nostra epoca.