Parlare di De Sica significa innanzitutto tener presente la complessità di un personaggio che ha saputo inventare e reinventare se stesso, accreditando come autentica la sua desiderata origine partenopea e accettando che la vita debba essere continuamente rifondata. Soprattutto, nella consapevolezza che le proprie scelte non possono non tener conto del contesto nel quale hanno potuto, e dovuto, essere fatte. Le sue due carriere principali, quella dell'attore e quella del regista, alle quali si aggiunsero nel corso degli anni anche quelle di cantante confidenziale, di sceneggiatore e di produttore, si sono sovrapposte raramente: tre volte con ruolo da protagonista negli anni Quaranta e altre tre, poco più di "camei", in quelli seguenti. In compenso, De Sica è stato interprete, con ruoli più o meno importanti, di 148 film a soggetto e di una ventina di film per la tv; ha firmato la regia di 28 lungometraggi e di 6 cortometraggi (o episodi di opere collettive), partecipato anche a una manciata di trasmissioni televisive, e ha recitato, soprattutto tra gli anni Venti e Quaranta, in decine di spettacoli teatrali. Un libro dedicato a uno dei grandi dello spettacolo italiano.