In quest'epoca si considera il nuovo, solo perché nuovo, sempre meglio del vecchio; si pensa che la tecnologia sia in sé un valore senza considerare i suoi effetti negativi; che la velocità sia immediatamente equiparata alla qualità; che l'artificiale sia necessariamente migliore dell'attività di esseri umani. In questo volume si sostiene controcorrente che la ricerca è opera di uomini con cervello, cuore e mani; che la relazione fra un intervistatore e un intervistato è uno scambio e una negoziazione di significati che non può essere sostituita dalla relazione fra un robot e un "rispondente"; che un questionario standardizzato, al di là del mezzo usato per la sua somministrazione, non è il prodotto automatico di un software, ma uno strumento costruito per raccogliere informazioni che dovrebbero essere utili a soddisfare gli obiettivi cognitivi dei ricercatori. Il volume, frutto di un'esperienza pluridecennale dell'autore, offre una guida sistematica alla redazione di un questionario standardizzato nella consapevolezza che la qualità di una ricerca dipende in gran parte dalla qualità del questionario che si è approntato.