Il razzismo inconfessato è un tema caldo, temuto e accuratamente evitato in tutto il mondo occidentale. Ma vivo e presente. Ciò è particolarmente vero per gli Stati Uniti, dove ogni quattro anni in occasione del voto per la presidenza riemergono - nonostante l'esistenza di leggi sui diritti civili e il crescente peso della componente etnica sullo scacchiere socio-politico gli effetti di un diffuso pregiudizio basato sul colore della pelle. Tutti i colori di Obama. L'altra storia delle elezioni americane descrive con piglio da narratore e documentazione da studioso la straordinaria vicenda di mezzo secolo di campagne per la presidenza di personaggi afro-americani di spicco che hanno, ciascuno a modo proprio, tentato di realizzare il sogno di una nazione post-racial. Da Dick Gregory, comico di fama nazionale e attivista politico, alla democratica Shirley Chisholm, rappresentante dello Stato di New York, al reverendo Jesse Jackson, allievo di Martin Luther King e fondatore della Rainbow Coalition, simbolo per eccellenza del superamento della linea di colore e delle discriminazioni di genere, fino a Barack Obama eletto quarantaquattresimo presidente degli Stati Uniti nel 2008. Illuminante per ciò che rivela di un paese che rimane ancora oggi, e sarà nel prossimo futuro, al centro di un sistema di poteri e rapporti mondiali, il libro pone problemi rilevanti sia per il pro-americanismo di maniera sia per le forze politiche che si ritengono progressiste.