Dagli Stalag sul Reno in Germania al terribile campo di concentramento di Bor in Serbia, dal famigerato Biala-Podlaska alla galassia dei campi di Auschwitz, in questo libro la quotidiana vita di uomini definiti "stock" (pezzi) destinati al lavoro, alla consunzione, alla morte. Per decenni i militari italiani caduti nelle mani dei tedeschi dopo l'8 settembre 1943, hanno vissuto in una sorta di limbo. Essere stati definiti Internati Militari Italiani infatti li ha resi invisibili, facendo presto dimenticare le sofferenze, le torture, le privazioni vissute nei campi di prigionia germanici. In questo libro sono raccolte le storie di Paolo Zumbo, Corinno Magistrelli, Lido Simonetti, Renzo Pellegrini, Francesco Simonetti, Aldo Luciani, Remo Luccarini, Sestilio Lunardi e Giuseppe Giambastiani internati lucchesi che una volta tornati a casa non hanno dimenticato quanto vissuto.