È una poesia in cui l'amore è al centro di tutto. È l'alfa e l'omega. E non c'è verso - nel libro d'esordio di Bernardo Campagna - in cui l'amore non domini incontrastato la scena, muovendosi sempre su più piani d'azione, in un dentro e un fuori, tra presenza e assenza, tra sentimenti di vuoto e pienezza. I versi - sciolti e liberi nella forma - sono spudoratamente sinceri e si alternano di continuo a prose liriche, che richiamano ogni volta invocazioni d'amore che hanno in sé il carattere dell'urgenza e della perentorietà, susseguendosi a ritmi perennemente serrati e incalzanti. Gli elementi della natura - mare, onda, spiaggia, sabbia, vento, cielo, sole, luna - sono il teatro fisico delle emozioni, e tutto, in ogni verso e rigo, si trasforma in un canto ripetuto e insistente, che esprime un anelito assiduo e ininterrotto in cui si celebra - in ogni momento, in ogni luogo, in ogni contesto - la persona tanto desiderata e tanto amata, nella paura del distacco e della privazione.