La crisi dei valori spirituali che attanaglia la nostra società occidentale, conseguente alla "morte di Dio" preconizzata da Nietzsche, ci lascia tutti disorientati e privi di valori di riferimento, in balia di forze ostili all'emergere della consapevolezza nell'uomo. Neppure la religione organizzata è in grado di dare risposte spirituali adeguate all'uomo di oggi, il quale avrebbe bisogno di una nuova visione, onde placare le inquietudini esistenziali. È davvero sufficiente una vaga parola chiamata fede per aspirare alla nostra salvezza? È valida ancora la ragione? Dobbiamo ancora credere in un Dio che da secoli si è rivelato inesistente? Animati da luce interiore, bisogna iniziare a chiedersi: «Chi sono, da dove vengo, dove vado». Piuttosto, occorre esortare il lettore ad abbandonare ogni credenza in Dio, e a sforzarsi invece di essere egli stesso Dio, e come suole dire il poeta, essere l'immagine divina di questa realtà.