Nell'estate del 1861 Jules Verne parte con due amici per un viaggio di cinque settimane tra la Germania del Nord e la Scandinavia. Nello stesso periodo inizia a lavorare a un romanzo autobiografico di cui si sono conservate soltanto poche pagine autografe. Verne tornerà alla scrittura autobiografica solo nel 1890 per raccontare i suoi "Ricordi d'infanzia e giovinezza". Questi due testi, scritti a distanza di trent'anni l'uno dall'altro, sono straordinariamente uniformi: in entrambi troviamo la medesima ironia, lo stesso gusto per l'avventura, piccola o grande che sia, e l'amore per il viaggio, in ogni sua forma. A chiudere, il ritratto che Edmondo De Amicis fece di Jules Verne dopo una visita alla alla sua casa di Amiens nel 1895.