Considerati a lungo dalla critica come "minori", i tre testi di Ferdinando Galiani che si presentano in quest'edizione si rivelano degni di essere riscoperti, tanto sul piano stilistico quanto su quello dei contenuti. Inscritti nel contesto napoletano della seconda metà del Settecento, questi opuscoli burleschi ci parlano di un aspetto cruciale del pensiero del Galiani e di una critica ben precisa alla realtà dell'epoca, che l'abate poteva osservare nelle vesti di «filosofo». Ecco i tre "scherzi seri": nel primo, l'Orazione, si ridicolizza il fenomeno del cicisbeismo e si affronta il valore sociale dell'amore; nel secondo, la Spaventosissima descrizione, si fa la parodia della produzione letteraria e artistica scatenata dall'eruzione vesuviana del '79; nel terzo, i Componimenti vari, si mettono alla berlina le vuote prassi accademiche celebrando la morte di un boia.