Nella Chiesa la trasparenza deve esserci. Non perché sia una moda, ma perché è una modalità utile e adeguata che le consente di perseguire meglio le proprie finalità istituzionali che, come ben si sa, sono di natura trascendentale e, pertanto, imprescindibili. È questo l'intento del presente volume, nato da una prolungata e condivisa riflessione tra gli autori e che si propone di mostrare come l'ordinamento giuridico della Chiesa abbia già al proprio interno le categorie, gli strumenti e le potenzialità necessarie per elaborare autonomamente un proprio corpus legislativo capace di rendere ragione delle diverse attività sotto i diversi aspetti decisionali, gestionali e amministrativi e come parimenti si possa avviare una riflessione sulle diverse opportunità offerte dal legislatore civile adattandole alle peculiarità della Chiesa stessa. L'individuazione della trasparenza tipica della Chiesa e delle sue caratteristiche proprie, che non la uniformino in modo acritico a realtà pensate per altri ma siano piuttosto finalizzate al raggiungimento delle sue finalità apostoliche, è la tematica che unisce i vari contributi nei quali si articola lo scritto. Si tratta di una sfida che non può essere disattesa, perché, in qualche misura, è in gioco l'identità stessa della Chiesa, la sua credibilità e quindi la sua fecondità spirituale ed apostolica. Intento del contributo è quello di favorire un confronto sereno su un tema di estrema attualità, promuovendo l'agire della Chiesa in tutte le sue forme a partire da una più approfondita conoscenza della sua natura e delle sue peculiari caratteristiche.