Ci si sofferma qui, in particolare, sui modi discorsivi con cui la ragione critica tenta di non disperdere, non mortificare, le sovradeterminazioni significanti dei testi, approdando a un tipo di comprensione polisemicamente interpretativo. Si presenta in questo libro, pertanto, una riflessione interdisciplinare su esempi di letture ermeneutiche profonde, compiute da alcuni maestri della critica-teoria letteraria comparatistica, quali N. Frye, R. Barthes, G. Bachelard, G. Debenedetti, in relazione a un particolare nodo retorico-espressivo: l'immagine verbale nelle varie modalità, motivate nelle scritture dei testi, di variamente rappresentare. Ossia: di trasporre, configurare, evocare, indeterminare, s-definire, ospitare nei segni propri, entro il contorno del proprio significato convenzionale ed esatto, un senso aperto verso l'appropriatezza della segreta relazione tra coscienza e mondo, tra espressioni testuali e impressioni mute 'fuori' del testo.