La sovversione introdotta dagli avanzamenti scientifici e tecnologici ha modificato radicalmente il rapporto dei soggetti contemporanei col tempo, con lo spazio, con il corpo, producendo effetti sui singoli e sulle collettività, nelle relazioni, nel rapporto dei giovani (ma anche dei meno giovani) con la prospettiva di un futuro che appare vieppiù catastrofico, a partire da un presente segnato da isolamento crescente, guerre, impoverimento, cambiamenti climatici... Ogni transizione comporta la perdita di un equilibrio, ma anche il raggiungimento di un equilibrio nuovo, differente e inedito. Nella clinica, così come nei legami sociali, la modificazione di uno status quo spesso produce angoscia, ma può tradursi anche in un momento fecondo, di apertura alla parola e alla ricerca. In questo volume, psicoanalisti di orientamento lacaniano e persone che provengono da differenti ambiti del sapere si interrogano intorno alle transizioni della nostra epoca e ai loro effetti singolari e collettivi.