Ha un valore stimato che si aggira intorno ai ventitré miliardi di dollari l'anno ed è una delle principali minacce alla biodiversità. Il traffico di specie selvatiche è il quarto tipo di commercio illegale, dopo droga, esseri umani e armi, e contribuisce in maniera decisiva e spesso criminale al declino di diverse specie animali e vegetali. Il giornalista scientifico Rudi Bressa racconta questo mondo sommerso ed esteso attraverso alcune delle specie più a rischio, dalle più famose (come tigri ed elefanti) alle meno conosciute (come anguille e cavallucci marini). E non mancano le piante: dal teak al palissandro, la loro richiesta contribuisce alla deforestazione e mette a rischio la biodiversità delle specie autoctone. Parlando con esperti, riportando i più recenti studi e gli esempi di cronaca e citando importanti inchieste, Bressa spiega le dinamiche di questo traffico e le motivazioni che lo alimentano, aprendo una finestra sul suo legame con la perdita di diversità biologica che mette in pericolo non solo le economie, i mezzi di sussistenza e la sicurezza alimentare, ma anche la qualità della vita delle persone in tutto il mondo.