La bacia ancora, morde le morbide labbra, non vuole lasciarla andare, trattiene per un attimo ancora la mano, ma desiste, non vuole causarle problemi. Fuori la saletta rivede Enrico, irritato dalla lunga attesa, ha scolato troppi drink. Lo carica sulle spalle e lasciano il locale ormai in chiusura, la musica è assente, sostituita dal chiasso delle altre ragazze. Raggiungono l'auto, esausti crollano sui sedili aspettando l'alba, prima di ripartire per Roma. Riccardo, stordito dall'alcol e dalla commozione, chiude gli occhi, rievoca le lacrime di quella donna. Entrambi prigionieri di una vita ostile, maltrattati come cani senza legge e dignità.
