Straordinario e per certi versi inatteso successo di pubblico, lo spettacolo teatrale (tra parentesi), per la regia di Erika Rossi, porta in scena un capitolo di storia contemporanea italiana tra i più controversi, irrisolti ed entusiasmanti insieme a uno dei suoi indiscussi protagonisti. Nel quarantesimo anniversario della legge 180, Peppe Dell'Acqua, allievo e collaboratore di Basaglia, racconta gli anni memorabili in cui la malattia mentale fu messa progressivamente "tra parentesi" e i pazienti psichiatrici, da internati senza più un nome e una dignità, tornarono a essere cittadini, persone, individui da curare e non da segregare. Lo fa con delicatezza e non senza emozione, dipanando il filo dei ricordi e inanellando curiosi aneddoti, incalzato da uno sparring partner d'eccezione, Massimo Cirri. Prende così forma un dialogo narrativo, un singolare percorso biografico che ricostruisce la vicenda umana e professionale di Franco Basaglia, dall'esperienza goriziana dei primi anni sessanta fino all'"apertura" - tanto simbolica quanto reale - del manicomio di Trieste con il corteo di Marco Cavallo per le vie cittadine. Una storia che ha rappresentato un'autentica rivoluzione politica e culturale, e che rivive in queste intense pagine con tutto il suo carico di passioni e conflitti, di conquiste e interrogativi: la storia di un'impensabile liberazione, destinata a non finire mai.