Libro fotografico realizzato attraverso foto scattate con vecchi cellulari, dalle risoluzioni molto basse, ma con cui ha catturato angoli e situazioni di una Torino poco conosciuta. Salvatore Greco non è nuovo alla sperimentazione artistica attraverso la commistione di tecniche e materiali diversi. Nel corso degli anni Novanta del secolo scorso, infatti, la sua ricerca artistica lo ha condotto a valorizzare le proprie rappresentazioni fotografiche con l'ausilio di materiali quali la ceralacca e la rete metallica i quali, inseriti nel soggetto fotografico, contribuiscono non solo a catalizzare l'attenzione di chi guarda ma sono in grado di esprimere con viva forza la denuncia sociale dell'artista nei confronti dell'oppressione dei popoli e degli emarginati.