Un'epopea "felliniana", ironica e fantastica. Attraverso i fuochi d'artificio della parodia, che tiene insieme Dante ed Edith Piaf, Kafka e Disney, esplodono temi che non dovrebbero essere meno attuali oggi di ieri: sogni ed incubi di cui è fatto il desiderio, sogni ed incubi con cui risponde la realtà (compresa quella politica). A Bitongo, si sa, da molti anni non ci sono più farfalle: ed è per questo che a Topolino, cacciatore di farfalle per incarico ufficiale dell'Amministrazione, è improvvisamente chiesto di andare a cacciarle a Svesterdam, capitale della Svederlandia. Ma è davvero per questo e non per impulso di una forza più occulta? E se è vero che a Svesterdam lo aspetta la Regina dei Gatti, lo aspettano anche sabbie mobili e capitomboli, visioni celesti e persecutori lunari, la signorina Melarancia e l'Io-Gatto, una selva di incontri improbabili.