È la storia, delicata e amara, di Tommaso, dall'infanzia alla maturità. Un percorso che potrebbe essere quello di ognuno di noi se non fosse così costoso il raccontarlo. Conosciamo Tommaso bambino, orfano, quando fugge dalla casa-famiglia che lo ospita, per correre con la bicicletta sulla tomba del padre e così farà a ogni anniversario della sua morte. Ritroviamo Tommaso diciottenne. Ha lasciato la casa-famiglia, cerca un lavoro e vuole iniziare una vita indipendente. Farà il bracciante agricolo nella campagna grossetana e si innamorerà di Beatrice, la figlia del proprietario del bar del paese. Si trasferiscono a Follonica; passano gli anni e, nonostante ne abbiano ormai trenta, continuano a vivere in modo precario, con lavori saltuari, insoddisfatti dell'instabilità delle loro vite e con un rapporto ormai in crisi. Un evento improvviso provocherà la fine del rapporto con Beatrice e una nuova fuga di Tommaso, che sembra non trovare un luogo in cui fermarsi. Ormai adulto, Tommaso trova la sua realizzazione in una vita semplice e solitaria, in compagnia del suo cane. Sicuramente ha tanti rimpianti ma finalmente si è fermato.