Il 21 agosto 1964 moriva a Yalta Palmiro Togliatti, in seguito a un ictus. Osannato e criticato in vita, rimpianto e maledetto da morto, Togliatti è una figura destinata a dividere. Leader del Partito comunista italiano e del movimento operaio internazionale, dotato di indubbio carisma, è stato definito - senza alcuna ironia - "il Migliore". Osteggiato dalla borghesia, ma criticato anche dagli esponenti della sinistra radicale che gli imputavano presunti "freni" al progetto rivoluzionario. Dopo cinquant'anni si fatica ad avere un giudizio unanime sulla sua figura. Quello che emerge oggettivamente è l'incommensurabile distanza con la mediocrità dell'attuale classe politica.