«Il tifo è una malattia giovanile che dura tutta la vita» Pier Paolo Pasolini «Si è tifosi della propria squadra perché si è tifosi della propria vita, di se stessi, di quello che si è stati, di quello che si spera di continuare a essere» Giovanni Raboni L'Italia, patria dei campanilismi, anche sportivi, tiene a battesimo negli anni Venti del Novecento il vocabolo «tifo». Quale che sia la sua origine, il tifo non si esaurisce nei cori intonati sugli spalti o a bordo ring per i propri beniamini: a mano a mano che da fenomeno d'élite lo sport diviene manifestazione di massa, tende a trasformarsi in una passione che ha molto in comune con la vita e la morte, l'amore e l'odio. I campioni entrano nella vita quotidiana delle persone, ne nutrono l'immaginario e vivono nel mito. Stadi, velodromi, palazzetti dello sport sono i templi dove si celebra un rito pagano, mentre le salite del ciclismo diventano luoghi di pellegrinaggio ai quali avvicinarsi con emozionata deferenza. In questo libro letteratura e giornalismo d'epoca, memorie e documenti, film, canzoni, e perfino i gadget compongono un racconto corale e popolare della società italiana.