Giambattista Tiepolo, l'artista che più di tutti, con i suoi affreschi, ha saputo abitare lo spazio celeste, è anche quello che maggiormente, con beffardo contrappasso, è stato bersaglio della distruzione bellica e dei bombardamenti aerei durante i conflitti mondiali. Attraverso l'esame di importanti documenti, corrispondenze e relazioni di restauro in buona parte inediti, il volume mette in luce una pagina eccezionale della tutela del patrimonio artistico italiano tra le due guerre che vide protagonisti personaggi quali, fra gli altri: Gino Fogolari, Corrado Ricci, Ugo Ojetti, Vittorio Moschini, Ferdinando Forlati e Piero Gazzola, alle prese con slanci eroici, timori per le alienazioni e l'impoverimento dei contesti, nonché pretese strumentali e mercantili. Lo studio non solo presenta una panoramica di estremo interesse sulla storia del restauro e dell'estrattismo in Italia nel XX secolo, ma fornisce una prospettiva nuova sulla fortuna critica del più grande maestro del Settecento europeo e di suo figlio Giandomenico, ricostruendo cicli perduti e offrendo spunti per la loro piena comprensione.