Ed è là. La lettera bianca. Sul mio zerbino. Calmati cuore, calmati. Qual è la differenza tra ansia e paura? Questa è l'essenza dello stalking che, lentamente, avvelena la vita della vittima. La protagonista, volutamente senza nome, è una giovane giornalista, da tre anni impiegata in una Agenzia di Stampa, che cerca sfogo sui social, con un profilo falso. Proprio il web, la rende facile bersaglio di uno stalker. Mail da Anonymousmail, lettere anonime e farneticanti, lasciate sullo zerbino di casa e, sul telefonino, da numeri sconosciuti, foto di lei mentre è per strada. Ogni uomo diventa un'ombra minacciosa, imperscrutabile. Pino, il suo ragazzo, sembra più interessato al suo amico Sebastiano e i colleghi di lavoro sono estranei o invadenti. L'incontro con Filippo, collega giornalista affermato, la rincuora, le fornisce il sostegno di cui ha bisogno in questo momento della sua vita. Sporge denuncia, più volte, ma le minacce continuano, colpendo anche i suoi amici, le creano intorno il vuoto, mentre avvenimenti senza spiegazione le congelano la vita nella paura, culminando in una violenza sessuale. L'epilogo di questa storia sconcerta. Fin dove arriva il veleno dello stalking?