The hill we climb di Amanda Gorman è il titolo di un libello che riporta il discorso che la giovanissima poetessa americana ha dedicato al neo Presidente Biden il giorno del suo insediamento (citando tra l'altro la grande autrice di
Io so perchè canta l'uccello in gabbia, Maya Angelou).
Ma The hill we climb è anche il titolo della poesia rap della Gorman attraverso la quale ha conquistato l'opinione pubblica mondiale.
Con The hill we climb la Gorman è riuscita proprio là dove l'arte riesce: a trasformare in bellezza un contesto storico, politico e sociale.
C'è sempre luce se abbiamo il coraggio di vederla.
C'è sempre luce se abbiamo il coraggio di esserlo.
Quelle riportate in The hill we climb sono infatti parole di coraggio, speranza e futuro.
The hill we climb è un inno non solo al potere della parola, ma all'enorme potere che essa acquisisce se condivisa, se detta (e letta) ad alta voce.
La parola per Amanda Gorman è luce nel buio, è alba dopo la notte più buia, è un ponte di incontro, è condivisione, fratellanza, speranza.
E con la parola insegna a milioni di persone ad essere luce.
La poetessa ventiduenne è così, con una poesia e con una presenza scenica senza pari, che è riuscita a dare voce alla sua generazione.
The hill we climb è quella voce, tradotta su carta, pronta per diventare milioni di altri voci.
Conquistandosi non solo il consenso pubblico, ma anche il National Youth Poet Laureate oltre che i plausi di Michelle e Barack Obama, Amanda Gorman dal 2014 è delegata giovanile dell'Onu.
Recensione di Stefania C.