15/12/2011
Di sara4x4
5 stelle su 5
Il mondo di Jonas è un mondo perfetto. Un mondo dove tutto è pianificato in ogni minimo dettaglio e ogni abitante è parte integrante della società e ha un ruolo ben preciso. Non esistono ingiustizie, non esistono diversità, non esite povertà, non esiste violenza, non esistono guerre, non esistono carestie. Un mondo asettico, pulito, ordinato, sicuro, scandito da ritmi regolari, con regole ben precise che tutti seguono fin dalla nascita. Jonas pensava che il suo mondo fosse l'unico mondo possibile, non riusciva ad immaginare nulla di diverso, nulla che potesse essere meglio di così. Ma non si può creare un mondo così perfetto senza scendere a compromessi. Jonas non sospettava niente, ma quando ebbe la consapevolezza di ciò che realmente era il suo mondo, scoprì che tutta quella perfezione era solo una facciata esteriore. Il suo mondo non era affatto perfetto, metteva i brividi. Era il peggior incubo in cui potesse capitare. E tutto cambiò...!
Sono rimasta totalmente ammaliata e rapita dalla lettura di questo piccolo libro. Non bisogna mai valutare un libro dalla sua dimensione. Perché "The Giver" è come un piccolo scrigno prezioso che contiene l'universo intero. Una storia breve, ma talmente intensa che mi è difficile esprimere esattamente tutte le emozioni e le riflessioni che mi ha donato. E' infatti proprio il caso di dire che "The Giver" è un libro che fa riflettere!!! Fa riflettere sulla vita e sul mondo in cui viviamo. Penso sia normale a volte pensare che vorremmo vivere in un mondo migliore. Pensate ad esempio alla situazione mondiale attuale: il tasso di disoccupazione è alle stelle, la popolazione è sempre più povera, le guerre sono uno spettro che non vogliono andare via, il clima è pericolosamente instabile e le ingiustizie e le violenze sono all'ordine del giorno. Eppure, la lettura di questo libro mi ha fatto capire che un mondo imperfetto può essere più desiderabile di un mondo monocromatico che ti priva del libero arbitrio. La libertà è un valore tro