Quando il paesaggio comincia ad aprirsi in tutta la sua vastità, quando la luce si fa così intensa da cancellare il contorno delle colline e il cielo si anima di legioni di nuvole in marcia verso oriente, allora capiamo perché la Puglia è così attrattiva. Rappresenta lo spazio mancante. Ed è pensando a questa straordinaria dimensione pugliese, con la quale si convive un po' distrattamente, che abbiamo scelto lo 'spazio', come tema per questo numero di «TEJ», con l'intento di richiamare l'attenzione sulla sua importanza in relazione ai diversi aspetti della vita. Lo spazio scenico, che per il maestro E. Barba «...deve danzare come la tolda di una nave che beccheggia, rulla e s'inclina...», non è poi così distante da quello interiore descritto dal priore S. Chialà come una presenza errante. Nella sezione Portfolio i grandi eventi di svago e le folle di persone negli ampi panorami dello spazio balneare in Puglia sono immortalati dal fotografo M. Vitali mentre nei paesaggi parigini di G. De Nittis leggiamo una concezione rivoluzionaria dello spazio urbano, dove affiches pubblicitarie, impalcature e passanti ci offrono un caleidoscopico spaccato della variegata società fin de siecle.