Avremmo voluto creare questo secondo numero di «The Egg Journal» sospendendo lo sguardo e operando "a occhi chiusi" per poter affrontare il tema della bellezza più liberi dalla soggettività del nostro occhio. La bellezza infatti, oltre a venire percepita attraverso i cinque sensi, si rivela, per chi è in grado di coglierla, mediante vasti e indefinibili richiami: per la fotografa Lisetta Carmi essa si manifesta con la diversità "...dare voce ai più poveri, a coloro che non hanno diritto di parlare, a coloro che subiscono le ingiustizie di questo mondo..." mentre per Anna Correale alberga nei luoghi tristi "...un luogo adatto allo sperpero di tempo, di intelligenza, di bellezza..." C'è invece chi la considera una questione di educazione, come dichiara la direttrice artistica della maison Dior, Maria Grazia Chiuri, nell'intervista di Ludovica Scalzo o chi, come Viktor Misiano, vede la bellezza nelle opere di Dubossarsky e Vinogradov che celebrano il kitsch. Il complesso tema della bellezza, racchiuso in minima parte in questo numero due di The Egg Journal, ha dato vita a un caleidoscopio di riflessioni imprevedibili: un numero a nostro avviso, intenso ed emozionante [F. e C. Chiarpei].